lunedì 20 luglio 2009

L'Arte del Corpo

Per la Biennale di Casal Pusterlengo quest'anno è stato indetto un tema curioso, che già è sufficiente a marcare una evidente distanza tra la corrente edizione ed i pastiches degli scorsi anni. Il presidente del comitato eletto ha infatti organizzato una manifestazione di carattere artistico, con mirabile attenzione alle arti plastiche nonchè figurative, incentrata quasi esclusivamente sul linguaggio del corpo e le forme che si dimostra in grado di creare, liquide o solide che possano essere.

Questa volta, insomma, l'artifex è costretto a privarsi dei suoi mezzi consueti, siano essi il penello, la malta, il marmo o che dir si voglia: questa ricerca metafisca spinge l'uomo ad interrogarsi sempre più a fondo sulla materialità dell'esperienza vitale e sulla sua successiva riabilitazione e, barbaramento detto, riciclo. Lo scorie meteoritiche divengono allo stesso tempo espressione festosa della capacità creativa dell'uomo e prova lampante della sua innata creatività.
Come non citare, a tal proposito, la piramide di merda realizzata dal massimo esponente della scuola orientale di modellazione plastica Fe-Tchi, Alan Pornsang, simbolo contemporaneo tanto della legge di natura quanto della ossessione del mondo occidentale per diete equilibrate. Secondo le dichiarazioni dello stesso Pornsang, l'escremento in questione, già eletto manifesto dello spazio artistico, ha richiesto una notevole capacità di concentrazione e dosaggio ed è stato in seguito modellata per raggiungere la cosidetta "perfect shape of shit". Si segnala, per equità, l'esperimento mal riuscito dell'americano Elie Fucher che, nel tentativo di attualizzare l'informalità pollockiana, è successivamente scivolato su un tratto di lavorazione molto scivoloso, finendo per imbrattare passanti e cani intenti ad osservare il momento creativo.

La Biennale prosegue con il Piscio Ghiacciato, sospeso con una corda di Caucciù ad un metro da terra, opera del geniale artista triestino Beltetto Frastuviali, candidato a raccogliere gli infiammati discorsi sulla libertà apparsi negli scorsi mesi sulle pagine di Caçàt. Il flusso di plasma corporeo si libra nell'aria e ciondola secondo un moto perpetuo che, se in parte ricorda il rintocco dell'orologio, dall'altra assume una connotazione ipnotica in grado di assorbire definitivamente le condizioni dello spettatore. Ma nulla è eterno, nell'opera di Frastuviali: il calore degli spettatori che attornieranno l'opera contribuirà difatti a provocare lo scioglimento del suddetto ghiacciolo.

Le lunghe giornate dedicate all'esposizone hanno visto persino l'irruzione del collettivo Analraptors che, fatta irruzione sulla scena completamente nudi, ma con un cilindro placcato in oro infilato nelle profondità del deretano, hanno riattribuito alla mostra la funzione di rito e comunione, filtrata attraverso la corte medievale e le sue fastose ambascerie. In questo senso l'happening si è strutturato dapprima attraverso la genuflessione dei 'raptors, il successivo dispiegamento della testa in avanti, ed infine il sollvemanto delle chiappe verso il cielo: trasfigurati in questa bizzarra forma i corpi sono divenuti trombe di umana potenza, che hanno scagliato verso l'alto getti di opaco liquido intestinale, coinvolgendo la folla nella riuscita dell'esperimento.

Al termine della mostra è stato offerto al vincitore, il danese Kull Kaiser, il premio per la migliore rappresentazione. L'artista europeo, allievo del movimento sociale Achtung.NOva. ha scandagliato alcune dei suoi più reconditi flussi creativi presentando alla commissione il già celebre Fior di Caccole, che non necessita di ulteriori commenti. Il frutto del suo lavoro è stato prontamente determinato dal premio di seimila dollari spendibili in cotton-fioc.

Fuori gara ha suscitato notevole eco l'opera prima di Madeleine Beacoup, ispiratasi solo marginalmente al noto film zombiesco diretto da Danny Boyle, concentrandosi invece sulla de-contestulizzazione di indumenti e oggetti di uso quotidiano. La sua ventotto giorni dopo rimane tra le testimonianze più efficaci ed apprezzate di questa scoppiettante Biennale, appena conclusasi.
Condividi su Facebook